Il concetto di “Autoregolazione” – Criticità e prescrizioni normative

 

Per risolvere l’annosa criticità della richiusura della porta di uscita dai locali filtri fumo (per la quale vi rimandiamo alla nostra pagina al riguardo) alcuni nostri competitor hanno concepito una variante al funzionamento dell’impianto filtro fumi, riducendo al minimo i giri della ventola e subordinando quest’operazione all’apertura o chiusura della porta di uscita dal locale filtro fumi. Fondamentalmente, all’apertura della porta in questione il numero di giri viene ridotto notevolmente, fino a raggiungere sovrappressioni prossime allo zero. In questo modo, la porta dovrebbe chiudersi, in quanto la sovrappressione presente all’interno del filtro sarebbe abbastanza bassa da non opporsi alla richiusura.

Fatta questa premessa, l’autoregolazione, che viene enunciata a livello normativo, deve essere affiancata da un altro concetto fondamentale, ossia il rispetto del “velocity criteria” citato nella 12101-6:2005. Questa prescrizione riguarda la velocità minima che deve avere l’aria in uscita dal filtro per opporsi all’ingresso dei fumi all’interno del locale. Bisogna quindi aumentare considerevolmente le portate in modo da garantire una protezione efficace dall’ingresso dei fumi e mantenerne il locale filtro libero; basti pensare che, per una porta da 1200 x 2150 mm, la portata minima a porta aperta da normativa deve essere di almeno 8000 mc/h. Va da sé che riducendo i giri del pressurizzatore si avrà sì autoregolazione, ma non sarà possibile (dato il numero di giri ridotto della ventola) impedire l’ingresso dei fumi all’interno del locale filtro, che ha come sua ragion d’essere proprio quella di essere un ambiente libero dai fumi.

Più che un’evoluzione, quindi, noi consideriamo questa soluzione un’involuzione rispetto al percorso di innovazione tecnologica e funzionale che si dovrebbe percorrere, e lo stesso D.M. 03/08/2015 richiama i riferimenti normativi della EN 12101-6:2005, affermando che la portata della ventola, a porte aperte, debba aumentare e non diminuire.

Nonostante anche i nostri impianti (su espressa richiesta del progettista e della Direzione Lavori) siano comunque predisposti per adottare la stessa funzionalità offerta da alcuni nostri competitor, non condividiamo la logica di questa soluzione, ritenendola una logica legata a valori strettamente commerciali e in conflitto con quello che dovrebbe essere il nostro obiettivo principe, ossia la sicurezza. Attualmente, l’unica soluzione che permetta correttamente la chiusura delle porte del locale filtro è il nostro sistema brevettato QSLAVE®-SM.

Per informazioni più dettagliate, è disponibile un nostro video illustrativo che, oltre a fornire preziose indicazioni circa le principali criticità e prescrizioni relative agli impianti filtri fumo, offre quello che è il nostro punto di vista e la nostra soluzione al problema dell’autoregolazione.

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